mercoledì 28 febbraio 2018

mail di lamentele

Che poi, fesso io, scrivo una mail di lamentele chilometrica contro le Istituzioni e quando provo a rileggerla mi annoio di me stesso. Chissà dall’altra parte cosa vedono. Si diranno: ma questo che vuole? Non poteva pensarci poco prima? E perché non fa come tutti e viene a bussarci alla porta chiedendo una carezza, invece di elencarci i misfatti immedicabili del così va il mondo? Non lo so, ma io la vedo così la burocrazia, un attaccarsi alle minime cose, alle paroline insulse, senza mai guardarsi in faccia, senza mai dirsi per davvero chi siamo. E così raccontarsi che il mondo è marcio per noi buoni a nulla, noi bravi compagni di lotta, fin dove la lotta arriva, e mai abbastanza furbi per salvaguardare l’amicizia, dopo che la fame dei randagi si scatena.

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