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venerdì 29 marzo 2019

freno

Ogni tanto mi piglia la presunzione di lamentarmi che i poeti non contano più un cazzo al mondo. Poi considero che ci sono i teatranti e allora metto un freno alla lingua. Non che stiano peggio, però ce la giochiamo.

sabato 28 settembre 2013

dov’è il nemico

Ci sono volte che penso che tutta questa storia dell’omofobia sia solo una scusa, che certa gente non picchia o discrimina i gay solo perché sono “gay”, ma più che altro perché ha bisogno di un nemico, qualcuno da odiare e accusare, su cui riversare i propri peggiori istinti. Ne siamo affetti tutti, poi ognuno sceglie i suoi nemici. A volte tocca ai gay, ma se non ci fossero loro quella gente verrebbe a picchiare me perché sono ateo (oppure perché porto gli occhiali), così come se la prendono con gli africani che arrivano sui gommoni a rubarci il lavoro, o con quelli che mangiano o non mangiano carne, o che sono per l’aborto, o contro la violenza sulle donne, o che credono ancora a una sinistra e a una destra senza passare dal centro. Io personalmente odio con tutto me stesso chi abbandona gli animali, e i presuntuosi: quelli che pensano di saperne più degli altri, e ancora quelli che invece sono affetti da ciò che chiamo la “presunzione dell’ignoranza”: gente che meno sa e più è contenta, gli basta qualcuno che gli dica cosa fare. Magari non li picchierei, ma solo perché non ho la giusta dose di rabbia per realizzare certe mie visioni. Mi frega l’indolenza insomma, un altro motivo per picchiarmi.