Nessuno mi aveva detto come i vecchi
muoiono lentamente
agonizzando a più non posso
fino a quanto riescano a tirare
pur di non andare.
Pensavo si spegnessero in un lampo
giunto il loro turno
pigiando l’interruttore interno.
Invece s’attaccano alla vita con gli artigli
le dita secche macchiate
di nicotina. I vecchi di fede impura
duri d’orecchio e al tatto
gravidi di prostata, smagriti di paura.
9 commenti:
loro lo fanno col corpo, noi, quelli che ancora possono definirsi meno vecchi, lo facciamo con le paure quotidiane, mentali, ricorrenti.
ognuno se ne va a modo suo, lui non se ne vuole andare, almeno il suo corpo no
osservazioni da ospedale...
l'avete ricoverato o è l'altro nonno?
no, macchè ricoverato, siamo stati in tre ospedali diversi e non c'era posto in nessuno (colpa dei tagli economici), per cui ora è a casa, nel suo letto. nei giorni in cui è stato male e ci sbattevamo in giro mi sono guardato un po' intorno e la situazione è terrificante (da ciò le poesie degli ultimi giorni, che non parlano tutte di mio nonno, o meglio c'è lui ma anche altro). non scrivo un post sul tema solo per stanchezza. prima o poi però, qualcosa ne verrà fuori.
"...Pur di non andare."
Se potessero sceglierebbero
di andare.
O chissà!
Amanda
anche io non sono sicura che non vogliano andare...
marina
la perdita dei nonni è tremenda.
già.
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