lunedì 1 aprile 2013

la vita di mia madre

è dovere e lamentela senza pace
pure guardandola ho capito
cos’è la devozione un giorno
in cui nutriva il corpo martoriato di mio nonno
contorto e annodato dalla malattia
che verso lei spingeva il becco.
Mia madre lo nutriva con premura
di mele cotte e d’acqua
pastiglie sminuzzate da inghiottire
col suo cucchiaio da brava madre.
Mio nonno la fissava ormai senza più voce
con occhi annacquati nel rimpianto
e nella sofferenza
nel suo amore che mi stringeva in gola
e mia madre gli chiedeva “è buona?”
con dolcezza asciugandogli il mento.

1 commento:

amanda ha detto...

un abbraccio alla tua mamma