Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
giovedì 18 luglio 2013
fango
Fango fandango
non piace all’orango
rimango nel fango
e rifrango il rimpianto
io no casalingo
io parafango
che vengo spengendo
nel piatto e cascando
da bravo vichingo
nel tango brillando
io l’uomo biango
tu sempre più orango.
5 commenti:
Anonimo
ha detto...
Il treno degli emigranti
Non è grossa, non è pesante la valigia dell'emigrante... C'è un po' di terra del mio villaggio, per non restar solo in viaggio... un vestito, un pane, un frutto e questo è tutto. Ma il cuore no, non l'ho portato: nella valigia non c'è entrato. Troppa pena aveva a partire, oltre il mare non vuole venire. Lui resta, fedele come un cane. nella terra che non mi dà pane: un piccolo campo, proprio lassù... Ma il treno corre: non si vede più.
Girotondo di tutto il mondo
Filastrocca per tutti i bambini, per gli italiani e gli abissini, per i russi e per gli inglesi, gli americani ed i francesi, per quelli neri come il carbone, per quelli rossi come il mattone, per quelli gialli che stanno in Cina, dove è sera se qui è mattina, per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci e dormono dentro un sacco di stracci, per quelli che stanno nella foresta dove le scimmie fan sempre festa, per quelli che stanno di qua o di là, in campagna od in città, per i bambini di tutto il mondo che fanno un grande girotondo, con le mani nelle mani, sui paralleli e sui meridiani.
5 commenti:
Il treno degli emigranti
Non è grossa, non è pesante
la valigia dell'emigrante...
C'è un po' di terra del mio villaggio,
per non restar solo in viaggio...
un vestito, un pane, un frutto
e questo è tutto.
Ma il cuore no, non l'ho portato:
nella valigia non c'è entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuole venire.
Lui resta, fedele come un cane.
nella terra che non mi dà pane:
un piccolo campo, proprio lassù...
Ma il treno corre: non si vede più.
Girotondo di tutto il mondo
Filastrocca per tutti i bambini,
per gli italiani e gli abissini,
per i russi e per gli inglesi,
gli americani ed i francesi,
per quelli neri come il carbone,
per quelli rossi come il mattone,
per quelli gialli che stanno in Cina,
dove è sera se qui è mattina,
per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci
e dormono dentro un sacco di stracci,
per quelli che stanno nella foresta
dove le scimmie fan sempre festa,
per quelli che stanno di qua o di là,
in campagna od in città,
per i bambini di tutto il mondo
che fanno un grande girotondo,
con le mani nelle mani,
sui paralleli e sui meridiani.
Gianni Rodari
Francesca
piango per l'orango
senza tango
mangiamoci un mango
per consolazione :D
Ah ah ah... mi sto sbelligando!!!
s'avverte il rimando
che ognuno a suo modo
rimesta nel fango
vi cerca risposte
e le trova scomposte.
avanti il prossimo!!!
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