mercoledì 25 giugno 2014

dolore

Si soffre per così tante cose che alle volte perdi il conto delle cose per cui devi soffrire: l’amore disperato e quello che non è perfetto, l’orgoglio, la dignità, un amico che ti tradisce “o che magari tradisci tu” [cit. Jovanotti], il lavoro se c’è o se non c’è, la salute se c’è o se non c’è, il tempo che passa e non c’è nulla da fare, la morte degli altri, il fatto che poi si ride uguale, la morte tua se ci pensi, il pensiero che domani è un altro giorno ma uguale. C’è pure chi soffre di non soffrire per nulla, non riesce a sentire nulla, e dice di provare dolore per sentirsi un po' più simile agli altri, perché chi soffre è più bello. Ne conosco tanti così. Si nascondono in mezzo agli altri, e sono così bravi a recitare che spesso si fa fatica a riconoscerli.

3 commenti:

marian. ha detto...

vogliamo aggiungere l'accidia mascherata da sofferenza? invece di tutto questo soffrire....ridere si dovrebbe... solo che anche questo è divenuto un privilegio concesso in rare e riuscite occasioni.

Anonimo ha detto...

ti ho scritto altrove, in merito alla canzone perduta, che sul mulo la trovi…
pw

lillo ha detto...

sisi l'ho trovata. grazie un milione di volte, pw :)