Philip Roth è uno di quei casi puri, in cui vita e scrittura si confondono al punto che tu non sai più dire in quale delle due c'è verità e in quale invenzione. Non si tratta di trasfigurazione artistica, in cui una vita molto ordinaria viene reintepretata in chiave fantastica grazie all'uso delle parole, si tratta proprio di vivere una vita fuori dagli schemi, dall'ordinario, per una volontà fortissima di scardinare la realtà e portarla su un altro piano simbolico. Occorre dare tutto alla scrittura per questo, sacrificarle ogni cosa, fino al punto di finire a vivere come in una bolla, meglio ancora in una sorta di grande acquario popolato di pesci di varie misure e appetiti, che ti strizzano l'occhio.
Oggi, ad esempio, è uscito un bellissimo articolo sulla straordinaria vita di Philiph Roth sul
Corriere della Sera, che potete anche leggere
QUI.
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