martedì 20 gennaio 2015

la peste umana

Ogni volta che si scatena il dialogo intorno a un tema caldo (gli ultimi sono stati Charlie H. e le due ragazze rapite, il prossimo sarà quello per l’elezione di Silvio Berlusconi come presidente della Repubblica), tutti si mettono a discutere, spesso con toni e parole feroci, tirando fuori il peggio di sé, per riaffermare questa semplice verità: sono tutti cinici, ipocriti, cattivi. Ma tutti chi? Tutti, cioè un generico “gli altri” che nel concetto raccoglie anche noi, ma solo di striscio, tanto per dire che noi non ce la tiriamo ma siccome l’abbiamo capito stiamo un po’ meglio di loro. Secondo me, in tutta onestà, e lo dico con tutta la convinzione di cui sono capace, facciamo tutti quanti assolutamente e indiscutibilmente schifo, senza appello e senza eccezioni, per il semplice fatto, molto scientifico, che sotto lo stesso cielo condividiamo lo stesso gene, che è un gene di merda, difettato, di serie B. Qualcuno di noi, è vero, è più simpatico degli altri. Qualcuno è più furbo. Se oltre a essere simpatico e furbo ci sa fare, fa anche più sesso degli altri. È tutta qui la differenza. Ma poi, se ci va male, quel tipo simpatico che ci sa fare, ha pure maggiori possibilità di procreare, replicarsi e quindi diffondere ancora, sulla terra, questa peste che siamo.

3 commenti:

Tita ha detto...

Seme della violenza, gene di merda, difettato, di serie B: ultimamente mi pare tu stia strizzando l'occhio a Lombroso, o sbaglio? :-D
Non credo, sai, sia colpa della natura...

lillo ha detto...

è che sto leggendo curzio malaparte, mi sa...

Tita ha detto...

Aaaaahhhhhh