Più di tutti mi scrivono, ultimamente, e sono tanti, quelli che si lamentano di avere la nausea a stare con gli altri però, non sanno perché, ci stanno uguale. E allora stanno male due volte.
E mi viene da dire che io sto benissimo da solo perché per stare da soli ci vuole molta convinzione e non solo disgusto, ché il disgusto in genere è più di sé che degli altri. Per cui, se non sai stare da solo (anche se vorresti), allora stai con gli altri, così non passi il tuo tempo con qualcuno che non ti può vedere, e magari a stare con gli altri capirai, attraverso loro, cosa c'è che non va in te. Oppure, se il problema sono proprio gli altri, cambia compagnia, perché quelli che frequenti da una vita non è detto che siano i migliori amici che potresti avere. Ma soprattutto smettila di lamentarti con me, altrimenti rovini la mia solitudine.
2 commenti:
saper stare da soli è un privilegio che si pratica nella costante ricerca degli altri. Tutti ci cerchiamo e ognuno si nasconde dagli altri, in qualche modo. Quando scrivi, qualsiasi cosa tu scriva, anche se con ironia invettiva malinconia orgoglio finezza di sguardo, ami. In modo leggero, delicato. Ti voglio bene!
Hai ragione, Tonio! Il disprezzo ostentato per i propri simili, che p.e. su Facebook e affini è per molti una pregiata modalità espressiva, confusa con il cinismo, secondo me è un segno certo di volgarità intellettuale.
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