Gentilissimo autore,
lascio alla sua squisita immaginazione il compito di interpretare la mia indifferenza e raccontarsi nel silenzio, come vuole, le difficoltà dei nostri tempi editoriali. Tempi farabutti che non amano i più deboli e almeno mondati da certe parole: le inutili parole di circostanza per il successo degli altri. Avrà anche lei la sua occasione un giorno, stia tranquillo.
La saluto con uguale indifferenza,
L’editore
2 commenti:
Povero Editore/Scrittore costretto ad interpretare tutti i ruoli anche nel suo inconscio
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