Tutta presa in confessione dei ginocchi
dalla scapola piumata risalivi alle radici dell’orecchio.
Mi straziavi in punta di lingua
all’apice del cuore.
Mi seduci così per sola voce
rivelandoti più nuda sottopelle.
Carne lucente e umida che vibra
per troppa nudità sotto le dita.
1 commento:
ruberò, penso
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