Mi chiama ieri la figlia di una mia amica per chiedermi informazioni su un vecchio cantante che ha sentito da una sua amica e visto che io ascolto musica molto vecchia di sicuro lo conosco. Le dico: Va bene, come si chiama? E lei: Elvis... Elvis Presley? dico io. No, più vecchio. Come più vecchio? Sì, fa jazz. Elvis che fa jazz? Mi canticchia il pezzo che le piace. She. Elvis Costello! dico io. Quello, sì. Ma Elvis Costello è un cantante punk. Come punk? (dubita di me o del punk?) Vabbe' fa nulla, tanto è morto. Ma no che non è morto, avrà 60 anni. Ma sei sicuro?, cantava una cosa jazz. Ma che c'entra? Vabbé dai, fa nulla, però mi piace quel pezzo. Sta nella colonna sonora di un film con Julia Roberts. Ah, capito! Poi ti passo il link e qualcos'altro, ok? Va bene, grazie, le cose più belle per favore. Niente punk! Va bene (si vede che dubitava del punk). Le linko alcuni pezzi un po' più commerciali dell'ultimo Costello più altri da un disco che a me piaceva alla sua età, a fine anni '90. Il disco, bellissimo, è suonato da un quartetto d'archi e i testi sono composti da lettere d'amore e d'odio: The Juliet Letters. Secondo me le piace. La risento poco fa. Allora, ti è piaciuto Elvis Costello? Veramente no, l'ho trovato noioso. Come noioso? Sì, pesante. Basta, io mi arrendo. Come mi sento vecchio adesso, nessuno lo può capire.
1 commento:
C'è di peggio Lilluzzo, per esempio essere stata la pediatra della madre di un tuo paziente. Questo fa sentire vecchi, forse anche noiosi, mi sembra, e pensa che da quel giorno sono passati quasi dieci anni
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