Viene a trovarmi, rigorosamente a casa come ogni volta che sto in vacanza, il classico scrittore seriale che coltiva velleità autoriali, per propormi la pubblicazione di una sua raccolta di poesie. Ovviamente, aggiunge, con rischio di impresa da parte mia, perché l’editore lo riconosci da quello, dal fatto che fa girare i soldi per sé e per gli altri. Gli comunico che dall’anno prossimo, proprio perché ho deciso di migliorare l’aspetto commerciale del mio lavoro, sto pensando di non pubblicare più poesia, che non vende abbastanza, e passare magari a un altro genere. Tipo? Non so horror o thriller… Perfetto, mi dice entusiasmandosi, ho una raccolta di racconti dell’orrore che non ho ancora pubblicato! Oppure, aggiungo subito, andare sul sicuro e fare letteratura erotica che quella vende sempre. Ma guarda che coincidenza, mi fa, ho appena terminato un romanzo erotico che ti devo far leggere! Ma tutte tu le scrivi?, gli dico. E con tutto sto talento nascosto con me stai a perdere tempo?, ma vai da un editore più grande! Sono tutti dei venduti, mi dice schifato, pensano solo a far soldi, pubblicano i soliti noti e non si impegnano sul talento degli altri!
3 commenti:
Una bella raccolta di poesie erotic-thriller sarebbe il massimo.
Tutta colpa dei grandi editori 😉
Già, la lobbia (si chiama così, nevvero?) dei grandi editori...
Posta un commento