Stanotte ho sognato di scrivere questa cartolina apocrifa, nello stile di quelle bellissime di Franco Arminio in Cartoline dai morti:
«Adesso mi ricordo quella volta che sono uscito dal medico sapendo che avevo un tumore grosso come una mela che mi cresceva dentro e che, se andava bene, mi restavano sei mesi di vita. Ho guardato il cielo e ho pensato che era così bello che c’era da piangere, invece non so perché ridevo».
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