Un giovedì di panico, quando cerchi di fare l'accredito professionale al Salone del Libro di Torino e scopri che quest'anno sono diventati più fiscali che alla Casa Bianca e ti chiedono:
1) la foto seria da mettere sul badge, lì dove ti accorgi che fra centinaia che te ne sei fatto non ce n'è una (una sola!) in cui sei serio;
2) chi è quello vero fra i due: il Vitantonio Lillo-Tarì dei documenti o l'Antonio Lillo che sta sulle copertine dei libri e quando tu rispondi incautamente che sono veri tutti e due, puntualizzano che questo è il Salone del Libro di Torino, mica un romanzo di Pessoa, e dovendo sceglierne una sola ti perdi fra le due identità.
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