C’è sempre da imparare nella vita, da studiare e da ricredersi. Così il 2022 per me comincia con Ursula von del Leyen che – in barba a tutto ciò che credevo – definisce l’energia nucleare non solo necessaria ma anche “green”, proprio come il “green” pass. Tutto è “green” ormai per chi sogna un mondo migliore. Magari ha ragione lei. Ma resta aperta la domanda: che ne faremo delle scorie nucleari? La storia ci insegna – se la storia è capace di insegnare qualcosa a qualcuno – che per quelle c’è già pronta l’Africa, la nostra fogna a cielo aperto. Vero è che negli ultimi anni l’Africa se l’è comprata la Cina. Quindi? Finiremo per pagare l’affitto ai cinesi per avvelenare gli africani? Avremo questo coraggio? O le getteremo in fondo al mare perché avvelenino i pesci, che essendo muti per natura non protesteranno troppo? O le spareremo direttamente nello spazio, come si vede in certi film di fantascienza? Nella politica internazionale se ne sono viste di più incredibili, in fondo, e di più schifose. Noi, anche col dubbio, dobbiamo continuare a credere che in qualche modo tutto si risolverà da sé, anche senza il nostro impegno diretto. Abbiamo altri problemi da risolvere adesso, come ad esempio dove mettere i figli se richiudono tutto, o anche quello di questi neri che non si capisce proprio che vengono a fare qui sulle loro barchette.
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
domenica 2 gennaio 2022
mercoledì 28 luglio 2021
estendere il green pass
Ancora dopo i fatti di Sardegna ho riletto un libricino di Franzen assai necessario perché parla dei cambiamenti ambientali e climatici in corso, il libro si chiama “E se la smettessimo di fingere?”. Dopo averlo riletto mi sono accorto che in effetti siamo stati troppo leggeri nel considerare il green pass, che se è vero che dobbiamo fidarci degli scienziati e gli scienziati ci dicono da anni che i problemi ambientali del mondo sono irreversibili e determinati in massima parte da inquinamento (emissione di CO2), consumo eccessivo di carne, e sovrappopolamento del pianeta, allora non solo il green pass è fondamentale ma dovrebbe essere esteso al 100% per forzare la mano ai cittadini in un cambiamento necessario. Renderlo assolutamente Verde. Per cui tu cittadino non accedi più a nulla (né vita sociale né trasporti né lavoro né diritti) a meno che non dimostri che non usi più l'automobile (a meno che non sia green e magari con un limitatore della velocità) né l’aereo, non i condizionatori, e non mangi carne, e che ti sottoponi a uno stretto controllo delle nascite, tutto questo per il bene collettivo del pianeta. Non c’è molta altra scelta. Se non ti sta bene, puoi andare a vivere su un’isola deserta. E anche se molti diranno che è difficile, è indiscutibilmente sensato, a meno che non si voglia fare i negazionisti della situazione e dire che non c’è nessun disastro climatico in corso e che quanto sta succedendo è un complotto degli alieni.