C’è sempre da imparare nella vita, da studiare e da ricredersi. Così il 2022 per me comincia con Ursula von del Leyen che – in barba a tutto ciò che credevo – definisce l’energia nucleare non solo necessaria ma anche “green”, proprio come il “green” pass. Tutto è “green” ormai per chi sogna un mondo migliore. Magari ha ragione lei. Ma resta aperta la domanda: che ne faremo delle scorie nucleari? La storia ci insegna – se la storia è capace di insegnare qualcosa a qualcuno – che per quelle c’è già pronta l’Africa, la nostra fogna a cielo aperto. Vero è che negli ultimi anni l’Africa se l’è comprata la Cina. Quindi? Finiremo per pagare l’affitto ai cinesi per avvelenare gli africani? Avremo questo coraggio? O le getteremo in fondo al mare perché avvelenino i pesci, che essendo muti per natura non protesteranno troppo? O le spareremo direttamente nello spazio, come si vede in certi film di fantascienza? Nella politica internazionale se ne sono viste di più incredibili, in fondo, e di più schifose. Noi, anche col dubbio, dobbiamo continuare a credere che in qualche modo tutto si risolverà da sé, anche senza il nostro impegno diretto. Abbiamo altri problemi da risolvere adesso, come ad esempio dove mettere i figli se richiudono tutto, o anche quello di questi neri che non si capisce proprio che vengono a fare qui sulle loro barchette.
2 commenti:
Ursula von del Leyen non ne dice una di giuste. Condivido con te il discorso e aggiungo che una volta ci fregaano con tante parole in inglese, ora ne basta una per mettercelo nel culo: green!
inculata green fa meno male! :D
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