Mikrokosmos, di Béla Bartók, è l’opera da cui Sanguineti ha tratto il titolo per la propria autoantologia (edita da Feltrinelli nel 2004). Sono 153 pezzi per solo piano raccolti in sei volumi, una cosa mastodontica secondo me, comunque quelli pubblicati qui sopra sono gli ultimi pezzi dull'ultimo volume, e fanno un capitolo a sé, intitolato Six Dances in Bulgarian Rhythm da intendersi, credo, come un omaggio alle proprie radici.
Nota 2
“Quando Sanguineti stava iniziando a costituire quello che poi sarebbe divenuto Laborintus mandò alcuni suoi testi a Cesare Pavese, il quale gli rispose che erano più adatti alla “Settimana Enigmistica”, perché più che poesie sembravano cruciverba. Sanguineti non si arrese e verso la fine degli anni '50 fece leggere alcune sue poesie ad Andrea Zanzotto, che gli disse che erano delle trascrizioni in parole di un mal di testa, o comunque di un grave esaurimento nervoso. La risposta altrettanto celebre di Sanguineti a Zanzotto fu che si trattava sì di un mal di testa o di un esaurimento nervoso, ma non suo, bensì sociale, diffuso a tutta la realtà. […] La polemica più famosa fu quella violentissima fra Pier Paolo Pasolini ed Edoardo Sanguineti. Pasolini fu accusato di essere conservatore, di essere utopico, di essere completamente chiuso a quello che stava succedendo nel mondo. Mentre Sanguineti e l'intero Gruppo '63 furono definiti da Pasolini dei figli di papà che si divertivano a fare gli avanguardisti totalmente asserviti al sistema.” (Aldo Nove, tratto da qui )
Nota 3
“La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.” (Edoardo Sanguineti)
7 commenti:
non riesco a vedere nè a sentire i video
ma è un problema mio o tuo?
lil
non posso fare la prova da un'altra parte ma temo tuo, se clicco la freccia dei video lo scherma resta nivuro
schema di fioretto e sciabola parliamo in un altro momento
ma a me partono entrambi...
lillo
ma che palle
spero almeno di manzo
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