Cos’è successo? È successo che l’associazione culturale di cui facevo parte ha deciso di costituirsi casa editrice. Io ne sono diventato presidente e direttore editoriale. La casa editrice si chiama Pietre Vive e questo qui sotto è il marchio. Qui invece c’è il link al sito (quasi vuoto, in quanto ad oggi abbiamo pubblicato un solo libro sull’opera di Don Tonino Bello). La casa editrice per ora è a doppio binario, nel senso che alcuni libri saranno pubblicati interamente a nostre spese, in base a cosa decide il comitato di lettura, altrimenti chiederemo all’autore di contribuire ai costi di realizzazione del volume, ma con un contratto che (speriamo) gli permetta di recuperare l’investimento sostenuto.
All’interno di Pietre Vive Editore, inoltre, ho chiesto fortemente ai soci di poter creare un marchio indipendente per assecondare la mia grande passione, qualcosa che funzioni come una sorta di macrocollana, chiamata iCentoLillo (nome che non ho scelto io, perché non sono così vanitoso), attraverso il quale pubblicare, stavolta in maniera assolutamente gratuita per l’autore, libri di poesia o d’arte, generi più deboli che necessitano di maggiore protezione, in edizioni limitate da 100 copie (ovviamente se il libro vende si ristampa). A decretare chi viene pubblicato in questa collana sono solo io, anche se ovviamente, essendo investimenti “personali” devo limitarmi molto nella scelta, ma questo spero garantirà l’assoluta qualità del marchio. Appena è pronto il sito, linkerò anche quello. Intanto questo è il logo de iCentoLillo.
Per finire, come casa editrice abbiamo rilevato la vecchia rivista di informazione della Valle d’Itria di cui sono stato direttore per due anni e che stava chiudendo per problemi finanziari, e l’abbiamo ricreata in chiave assolutamente culturale. La rivista, chiamata Il Bellavista, è molto bellina, 16 pagine senza pubblicità (per ora, ma speriamo di crescere), con un formato strano, simile ai vecchi 33 giri, e ospita, fra gli altri, alcuni amici di questo blog (Daniela, Sergio, Licia e su questo numero Paolo Vites come guest star). Questa qui sotto la copertina. Costa 1 euro.
Considerato che abbiamo pochissimo potere di distribuzione per ora (la Valle d’itria e il Barese), stiamo pensando a una formula di abbonamento vantaggiosa per tutti coloro che siano interessati: qualcosa tipo 30 euro all’anno, a fronte del quale si ha diritto a ricevere tutti i numeri del mensile per l’anno in corso più un regalo che stiamo ancora studiando, qualcosa tipo una stampa d’arte originale, realizzata da alcuni degli artisti che gravitano intorno all’orbita del nuovo direttore, Rob Lacarbonara, che di mestiere cura mostre d’arte, oppure uno dei libri che pubblicheremo nei prossimi mesi, a scelta. Vedremo.
Inoltre stiamo studiando il bando per il nostro primo concorso di scrittura sociale (anche questo gratuito per l’autore) e abbiamo in cantiere una serie di volumi, che piano piano speriamo di pubblicare e diffondere al meglio. Più o meno e tutto qui.
Che altro dire? Incrociate le dita per noi.
All’interno di Pietre Vive Editore, inoltre, ho chiesto fortemente ai soci di poter creare un marchio indipendente per assecondare la mia grande passione, qualcosa che funzioni come una sorta di macrocollana, chiamata iCentoLillo (nome che non ho scelto io, perché non sono così vanitoso), attraverso il quale pubblicare, stavolta in maniera assolutamente gratuita per l’autore, libri di poesia o d’arte, generi più deboli che necessitano di maggiore protezione, in edizioni limitate da 100 copie (ovviamente se il libro vende si ristampa). A decretare chi viene pubblicato in questa collana sono solo io, anche se ovviamente, essendo investimenti “personali” devo limitarmi molto nella scelta, ma questo spero garantirà l’assoluta qualità del marchio. Appena è pronto il sito, linkerò anche quello. Intanto questo è il logo de iCentoLillo.
Per finire, come casa editrice abbiamo rilevato la vecchia rivista di informazione della Valle d’Itria di cui sono stato direttore per due anni e che stava chiudendo per problemi finanziari, e l’abbiamo ricreata in chiave assolutamente culturale. La rivista, chiamata Il Bellavista, è molto bellina, 16 pagine senza pubblicità (per ora, ma speriamo di crescere), con un formato strano, simile ai vecchi 33 giri, e ospita, fra gli altri, alcuni amici di questo blog (Daniela, Sergio, Licia e su questo numero Paolo Vites come guest star). Questa qui sotto la copertina. Costa 1 euro.
Considerato che abbiamo pochissimo potere di distribuzione per ora (la Valle d’itria e il Barese), stiamo pensando a una formula di abbonamento vantaggiosa per tutti coloro che siano interessati: qualcosa tipo 30 euro all’anno, a fronte del quale si ha diritto a ricevere tutti i numeri del mensile per l’anno in corso più un regalo che stiamo ancora studiando, qualcosa tipo una stampa d’arte originale, realizzata da alcuni degli artisti che gravitano intorno all’orbita del nuovo direttore, Rob Lacarbonara, che di mestiere cura mostre d’arte, oppure uno dei libri che pubblicheremo nei prossimi mesi, a scelta. Vedremo.
Inoltre stiamo studiando il bando per il nostro primo concorso di scrittura sociale (anche questo gratuito per l’autore) e abbiamo in cantiere una serie di volumi, che piano piano speriamo di pubblicare e diffondere al meglio. Più o meno e tutto qui.
Che altro dire? Incrociate le dita per noi.
10 commenti:
E' qualcosa di ammirevole.
Bravo, bravi ragazzi!
Francesca
beh, ammirata.
chiunque si impegni a divulgare bellezza, o cultura, o entrambi - che spesso corrispondono - è tra coloro che ammiro molto. perché costa fatica, denaro, ma è come dare alla luce, o dare luce.
farai, farete, cose buone. ce n'è sempre bisogno. sempre.
se hai occasione, se hai bisogno di motivarti - ancora di più intendo - ti consiglio il libro di calasso
L'impronta dell'editore.
grazie a entrambe :)
lievito, mi procuro il libro ;)
alla faccia del bicarbinato di sodio, sparisci 15 giorni e mi rispunti editore, da non credere Lilluzzo, ora tocca abbonarsi :)
pefforza ;)
Un grande in bocca al lupo per questo tuo bellissimo nuovo impegno. Abbonata numero 2 :)
Buona fortuna ragazzi! Buona fortuna direttore!
sono interessata all'abbonamento al Bellavista. Se c'è bisogno, mi offro volontaria per leggere i manoscritti che vi arriveranno. E se c'è la testa (la mia) ve ne manderò uno. BUON BUONISSIMO lavoro a tutti!
ah, dimenticavo. Per l'abbonamento al Bellavista com'è che devo fare?
chiarisco un paio di cose e ti faccio sapere, marian. e grazie! :)
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