martedì 7 gennaio 2014

hemingway

Così mangiò un’arancia.
Fuori
la neve si cambiava in pioggia.
Dentro era vita.

Tese la mano. Lontano
ancora più lontano
metri di neve
sull’altra faccia della terra.

Scandagli
e poesia.

E intanto giaceva
con un tubo per polmone
alla sua morte
nell’arena.

Marciarono tutti sotto la pioggia
fino al cimitero.

2 commenti:

giardigno65 ha detto...

fra gli schizzi dei Marlin !!!

;-)

lievito ha detto...

bravo antonio. non mi viene da dire di meglio. ma hai capito.