Non ti piaceva la poesia giapponese
l’utopia di esprimere
il tuo lasciarmi
senza mai dire “lasciarsi”
con tutto il pudore che hanno le parole
di spiegarsi più
della forma nel suono
come le pietre quando le sfreghi
ne nascono scintille.
Non ti piaceva la poesia giapponese
né altro di me che non so dire
l’estate macchiata di neve
la tua memoria persa in mare.
Non ti piaceva la forza di tanta verità
concentrata in un fiore
la notte ci sovrasta
e preme sul fianco morbido il palato
l’addio bellissimo e studiato
che mai ti ho scritto
e mai ti ha interessato.
3 commenti:
questa me la prendo
splendida Lillo !!!
grazie, giardi :)
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