Così mangiò un’arancia.
Fuori
la neve si cambiava in pioggia.
Dentro era vita.
Tese la mano. Lontano
ancora più lontano
metri di neve
sull’altra faccia della terra.
Scandagli
e poesia.
E intanto giaceva
con un tubo per polmone
alla sua morte
nell’arena.
Marciarono tutti sotto la pioggia
fino al cimitero.
2 commenti:
fra gli schizzi dei Marlin !!!
;-)
bravo antonio. non mi viene da dire di meglio. ma hai capito.
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