Acqua e limone agli antipodi del sonno
è un consiglio di mio padre:
disintossica il corpo dal tempo
dal quotidiano che invade i sogni poco a poco.
La gatta mio lare si struscia per me alla finestra
e richiama attenzione. Allungo la mano
verso il vetro. La mano trema
sul foglio mentre scrivo
appunti per un viaggio mai vissuto.
Paura della morte, come sempre. Paura
di non esserci mai stato. Ho parlato con la morte a lungo
questa notte. E ne scrivo per rendermene conto.
3 commenti:
tu parla con chi vuoi se poi ti serve a scrivere affinché noi possiamo leggerti
perché hai paura della morte ? quando ci sarà lei tu non esiterai più. hai parlato con le tue paure, non con lei
sembra di vederla quella mano che trema, e che riesce a narrare così...
sentitamente, genuinamente.
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