Oggi il mio amico Mimmo è diventato papà. L'ho saputo poco fa, proprio da lui. Fra le altre, ha detto una cosa che mi ha lasciato stupito e contento, ha detto: "Sono felice", con una semplicità diretta e disarmante, a cui non sono abituato. Credo che sia stata la prima volta, da quando lo conosco, che gliel'ho visto ammettere. Anzi, sono sicuro, è stata proprio la prima volta. Mimmo è un poeta, e i poeti (non è un luogo comune) sono gente strana, sanno sempre come vedere il lato avverso di ogni cosa, per cui è difficile che siano mai felici al 100%. Eppure (io non lo so, perché non mi è capitato, ma) pare che i figli sappiano aggiustare tutto, anche l'umore dei poeti. Oggi ne ho avuto la prova. E sono felice con lui.
2 commenti:
"I poeti sono gente strana"
You are so right.
Benvenuto\a alla creatura!
Ho scelto questo termine di chiaro stampo partenopeo perché penso che "creatura" sia più sublime di bambino, neonato, piccolo, pargolo, ecc; perché se il poeta ha creato per metà qualcosa è comunque un motivo per stare, nel senso di "immobile", felici!
E auguri a papà Mimmo che, se è il poeta che conosco, stimo molto per la sua ampiezza culturale in fatto di letteratura.
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