Stasera ho sentito parlare Barbara Balzerani, oggi scrittrice, ma in passato leader delle Brigate Rosse, protagonista di alcune delle pagine più importanti e cruente della nostra storia politica e sociale. Mi ero ripromesso di fermarmi solo una mezz'ora, invece, tale è il carisma di questa donna, quando ha comincianto a parlare mi sono attaccato alla sedia per un'ora e mezza. Mi sono sentito trasportare con forza nei flussi storici e umani che hanno determinato e determinano la nostra vita e mi sono sentito, alla fine, più ricco e e più forte di prima, meno solo. Che gran donna la Balzerani, soprattutto adesso che pare aver fatto pace, in parte, col proprio passato, e che modo stupendo ha di raccontare, con parole semplici, i meccanismi di un mondo all'apparenza inespugnabile. Più di tutto, nelle sue storie, tornano alcuni concetti basilari: la dignità di ognuno per la quale c'è sempre da lottare, la necessità che tutti torniamo ad assumerci la responsabilità delle nostre azioni, e soprattutto l'assoluto fondamento della cultura come diritto sacrosanto, come base di tutto, le parole SCUOLA SCUOLA SCUOLA e ancora SCUOLA.
1 commento:
e vieni a scuola, vieni. Dante dev'essere passato da lì, prima di immaginare il suo inferno. Gira ogni sfumatura di ignavia e di accidia. aggiungo anche parecchia ignoranza. un vero disastro che vanifica piccoli e reali sforzi di fare qualcosa di bello che dia il giusto valore alla cultura. e se il mio è un esempio troppo minuscolo nell'oceano delle scuole italiane, è pur sempre una goccia.
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