Ci sono delle persone che non credono in niente fin dalla nascita. Ciò non toglie che tali persone agiscano, facciano qualcosa della loro vita, si occupino di qualcosa, producano qualcosa. Altre persone invece hanno il vizio di credere: i doveri si concretizzano davanti ai loro occhi in ideali da realizzare.
Se un bel giorno costoro non credono più — magari piano piano, attraverso una serie successiva, logica o magari anche illogica, di disillusioni — ecco che riscoprono quel ‘nulla’ che per altri è stato sempre, invece, così naturale.
[Pier Paolo Pasolini, Petrolio, Mondadori 2005, pag. 422]
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