giovedì 8 ottobre 2015

dov'era aspra campagna e poi...

Dov’era aspra campagna e poi
ci hanno colato il cemento a farne
un ampio spiazzo senza fantasia
con in fondo una ferita ancora aperta
per piantarci un albero o forse un’aiuola
pareva tutto concluso.
Invece, se lo guardi dall’alto, non è.
Ci trovi le tracce di vita insospettabile:
i passetti sporchi di sabbia del gatto
notturno e l’ombra della cazzodda
che si muove, grigia anch’essa
e perciò mimetizzata.

1 commento:

marian. ha detto...

in ogni cosa vista dall'alto, che poi è la misura della giusta distanza, è possibile rintracciare bellezza lenta e ignara del cemento, dello scempio. Ma è anche la vita che si riprende ciò che le viene sottratto.