In genere a un finale perfetto si deve buona parte del successo di un film. Se il finale è molto buono spesso è addirittura capace di farti perdonare i difetti, se ci sono, della pellicola. Anche se non lo ammettiamo, in tempi che impongono il cinismo più disincantato, abbiamo ancora disperatamente bisogno di storie a lieto fine. In questo senso, molti non ci pensano, ma molti dei film di Woody Allen ci offrono alcuni dei finali più letterariamente ed emotivamente perfetti della storia del cinema, ed hanno un potere consolatorio fortissimo, capace di lenire anche l’amarezza intrinseca delle sue storie. In questo senso, sono molti i finali perfetti che potrei citare. Quello famosissimo sulle uova di Io e Annie, il sorriso disarmante dello stesso Allen in Manhattan, Zelig salvato dall’amore di una donna, l’urlo di disperazione di Sen Penn in Accordi e disaccordi che secondo me Allen ha rubato a La strada di Fellini, o ancora quello nichilista di Match Point. Ma il più bello di tutti, proprio perché si solleva sul mondo come ad abbracciarlo e incoraggiarlo a resistere, e quello di Crimini e misfatti, che di Match Point è stato il gemello per disperazione, quando ancora Woody Allen era capace di volare.
2 commenti:
in effetti storia amarissima con finale consolatorio, ora mi hai fatto venire la voglia di rivederlo ancora una volta
Uno tra i più belli del nostro Woody.
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