Si presenta alla mia porta questo tipo che scrive poesie (non brutte, anzi, ma nemmeno imprescindibili). Si presenta con la sicurezza tipica di chi se la tira e mi dice che le vuole pubblicare per metà giugno, in tempo per la stagione estiva, così fa un po' di presentazioni. Va bene, gli dico, ti faccio un preventivo e ti faccio sapere appena possibile quanto viene il tutto. Mi guarda fisso e mi fa, col tono sprezzante di chi vuol provocare: "Ma come, non eri tu l'editore che investiva sui poeti?" Sì, amico mio, ma investo sui poeti che dico io e quando lo dico io, non su chiunque bussa alla porta. Quella si chiama carità, ma se ti serve ti do 20 cent. (Volevo tanto dirgli così, duro e spietato, ma mi frega sempre l'educazione, così gli ho detto: "No, mi spiace, ora non posso" ed è finita che mi sono scusato io con lui per la sua arroganza).
3 commenti:
le vuole pubblicare per metà giugno, in tempo per la stagione estiva, così fa un po' di presentazioni
Ah, però. Avrà anche in programma una joint venture con il carretto dei gelati?
Perché ostacoli il progresso economico della tua regione?
Non ci sono più i poeti di una volta :)
marco, non vorrei, eppure non riesco a farne a meno...
amanda, mi sa di no :)
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