È difficile, una volta che si prende gusto alla brevità, tornare verso le lunghezze medie dei mortali. Il pubblico desidera perdersi nelle parole come in un prato sconfinato in cui annullarsi. Ma chi scrive contempla la perfezione del fiore che regge nella propria mano, e del prato intorno non sa più che farsene.
2 commenti:
Wow :-).
Come mi piace codesto pensiero
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