Un piccolo tutt’ossa nero di sfortuna
mi si stringe alle calcagna
cercando in me il fratello: stipula
un patto famigliare
rifiutando di mangiare se io
sono lontano. È il patto
di un compagno per la vita
santificato nel latte del mattino
che strofina sul mio pollice grato
col musetto che gli sanguina d’amore.
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