Ieri sera mi è successa questa cosa buffa. Stavo presentando il mio libro a Ostuni e a un certo punto Antonio Giampietro, l’altro scrittore con me sul palco, mi ha fatto una domanda su un testo che ho incluso nel mio libro, ma di cui non mi ricordavo assolutamente nulla. Succede, credo, quando hai poca memoria e scrivi in maniera bulimica. Poi, mentre Antonio mi ricordava il testo in questione, una vocina dentro di me ha detto: “Ma l’ho scritto io? Minchia come sono bravo!” E subito dopo, a punire tanta presunzione, è risuonata nella mia testa la voce di mia madre a ribadirmi: “U fasule s’avante da sule!” E mi sono sentito come Woody Allen in Edipo Relitto ma, per fortuna, con un cielo zeppo solo di rondoni.
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:-)
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