lunedì 9 gennaio 2017

burocrazia

Se penso che il povero Kafka moltiplicava per dieci il tempo che sto perdendo io per scrivere le rendicontazioni inutili, timesheet e relazioni di cui non fregherà nulla a nessuno nei i secoli dei secoli amen mi viene l'ansia addosso senza nemmeno leggerlo e tanta pena per tutti, per lui e noi che ci siamo infilati nello stesso guaio. E intanto il mio grande capolavoro non ancora scritto giace in una cartellina gialla in fondo alla mia testolina storna. Non ritorna.

2 commenti:

amanda ha detto...

tornerà, se non lo facesse chiamalo Pietro, quello torna indietro, sempre

Marco Bertoli ha detto...

«Si chiama Pietro e torna indietro», mi è sempre piaciuto moltissimo questo modo di dire e non lo sentivo da tanto tempo, grazie.

Lillo: voglio consolarti e ti dico che Kafka, nelle sue funzioni assicurative, compì lavori ritenuti ancora oggi importanti e innovativi – e tutti di propria iniziativa – sugli infortuni sul lavoro in fabbrica e sulla loro prevenzione e assicurazione. Di recente è uscito anche un libro in italiano che non ho letto.

Credo insomma che fosse di quelli incapaci di fare una cosa male (a eccezione forse dei rapporti famigliari), ho l'impressione che lo sia anche tu.