Io ho un trucco. Quando da me viene uno dei tanti aspiranti poeti che mi propongono le loro poesie fintoleopardiane, oppure fintoamericane, o fintocanzonettistiche, o fintoavanguardistiche o fintopornoliberali, io tiro fuori la mia lista. Una lista di libri di poesia italiana che chi scrive versi dovrebbe conoscere per capire come si è evoluta la storia poetica o perlomeno il gusto del nostro paese dalla fine del secolo passato. Non dico averli letti tutti, ma almeno sapere che ci sono stati. Non sono necessariamente i più belli mai scritti, ma sono importanti e semplicemente non si possono ignorare. Sarebbe come voler fare giornalismo senza sapere chi era Montanelli, o dipingere senza conoscere Picasso. Magari ti ritieni un surrealista ma se non conosci Picasso e vivi in Europa sei anche un bel po’ ignorante. Sembra stupido, ma posso assicurare che la maggior parte delle volte chi viene da me non conosce la maggior parte dei libri nella lista.
Qualcuno prende la lista e comincia a cercare i titoli. La maggior parte va da un altro editore, perché leggere e mettersi in discussione è faticoso, doloroso e alcune volte anche inutile. Ovviamente anche leggere poeti stranieri è importante (Müller, Levine, Larkin, Strand ecc), ma la maggior parte dei lettori (me compreso) li legge in traduzione. Non è la stessa cosa, per chi voglia capire come funziona il verso italiano. Nella lista parto dall’idea che i grandi uno li abbia già letti (Montale, Sereni, Ungaretti, Caproni, Rosselli ecc.), altrimenti lasciamo perdere prima di subito. Questi i titoli che sono sulla mia lista:
Vivian Lamarque – Poesie 1972-2002
Patrizia Cavalli – Possibilmente tutto (altrimenti almeno Datura)
Ivano Ferrari – Macello
Valerio Magrelli – Geologia di un padre
Milo De Angelis – Tema dell’addio (ma anche Quell'andarsene nel buio dei cortili)
Franco Loi – Aria de la memoria
Raffaello Baldini – Intercity (ma anche Tonino Guerra e Nino Pedretti della Scuola di Sant’Arcangelo secondo me sono da leggere)
Giovanni Raboni – Barlumi di storia
Patrizia Valduga – Requiem
Cristina Campo – La Tigre Assenza
Franco Arminio – Cartoline dai morti
Salvatore Toma – Canzoniere della morte (che il realtà è il lavoro di un editor, Maria Corti, sulla produzione discontinua ma assai affascinante di un poeta matto e disperato)
Simone Cattaneo – Peace & Love
Sono titoli più o meno semplici da procurarsi. A parte loro ci sono molti altri poeti “laterali” che consiglio, come dicevo, partendo dalla persona e dai gusti: Lino Angiuli, Walter Cremonte, Tiziano Rossi, Antonia Pozzi, Francesco Tomada, Guido Oldani… la Merini in genere non la consiglio mai. Mentre, se dovessi aggiungere alcuni libri di grandi che bisogna assolutamente conoscere per capire come si è evoluta la poesia dalla fine del secolo passato, direi almeno:
Giorgio Caproni – Il franco cacciatore e Il Conte di Kevenhüller
Franco Fortini – Composita Solvantur
Andrea Zanzotto – Uno degli ultimi ma almeno Sovrimpressioni
Sandro Penna – Poesie (anche se ultimamente è uscito di catalogo)
Pier Paolo Pasolini – Scritti corsari (che è un libro di prosa giornalistica pensato e montato come una raccolta di poesie).
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