Oggi Pepecchio mi ha chiesto di presentare Le otto montagne di Paolo Cognetti al Docks 101 fra circa un mese. Proposta che ho accettato con gran piacere. Ho pensato che visto che sia a me che a Cognetti piace quel certo tipo di scrittori un po' rudi, Hemingway e tutta la generazione perduta, potevamo fare una cosa tipo prendere un paio di bottiglie di whisky e accendere un fuoco in mezzo al locale, mentre discutiamo da veri uomini di quanto cristo è dura la montagna, per chi la fa davvero (lui) e per chi gli basta sognarla da lontano (io).
1 commento:
Questo Cognetti abita in una baita nella valle sopra a cui aleggia l'anima di mio papà. Devo leggerlo.
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