Più vado e più sento che il mio suono si fa simile a quello di Monk, che per me è il suono di uno stupore leggero e costante. Ti guardi intorno, con lo sguardo ovattato dal dubbio, e di ogni cosa ti chiedi il senso, con una meticolosità quasi spietata, senza mai riuscire a penetrare il suo mistero e senza mai, per questo, riuscire a rinunciarvi. Un suono così, che prima o poi ti conduce al silenzio.
1 commento:
:-)
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