domenica 23 luglio 2017

lo zingaro


Il tipo biondo nella foto è Johnny lo Zingaro, ferocissimo criminale romano degli anni '80, pluriomicida mai pentito, che secondo la ricostruzione fatta da David Grieco era l'uomo al volante della macchina che schiacciò più volte Pasolini uccidendolo. Johnny lo zingaro, leggevo poco fa, il 30 giugno scorso è evaso dal carcere con una facilità preoccupante: ha preso un taxi che lo ha portanto da Fossano, dov'era detenuto, fino Genova, e da lì è salito su un treno. Questo poco prima che gli venisse eseguito, per ordine della Procura di Roma, a circa 40 dai fatti, l'esame del DNA per dimostrare la sua effettiva presenza sulla scena di quel crimine. Lo Zingaro è scomparso, Pelosi è morto pochi giorni fa di malattia, l'avvocato di Pelosi dice che c'è una dichiarazione scottante scritta da Pelosi che non sa a chi dare (forse alla Procura, avvocato?). Eppure, la cosa che più mi inquieta oggi è rendermi conto che tutte le persone note coinvolte in quell'omicidio erano all'epoca degli adolescenti: Pelosi aveva 17 anni, Johnny quasi 16, i fratelli Borsellino detti Braciola e Bracioletta 15 e 14 anni. Io sono di quelli che crede più all'omicidio politico che a quello a sfondo sessuale, ma forse la verità sta proprio nel mezzo e Pasolini in parte è stato ucciso da Cefis con la complicità dello Stato-mafia e in parte dal sottobosco immorale di ragazzi-cazzi che egli stesso non riconosceva più come umani, come aveva già denunciato nei suoi ultimi lavori (da Salò al botta e risposta con Calvino sui delitti del Circeo) e a cui pure non sapeva rinunciare perché rinunciando a loro avrebbe dichiarato la propria definitiva estraneità alla vita.

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