Lo leggo adesso sul blog di Giulio Mozzi, non lo sapevo, non ci ho fatto mai caso, ma Choderlos de Laclos, l'autore di uno dei più bei libri (e film) di sempre, Le relazioni pericolose: "finirà la carriera nell’esercito napoleonico. Il suo ultimo compito, che la morte per dissenteria e malaria gli impedirà di portare a termine, sarà il comando di una fortificazione che ora porta il suo nome, sull’isolotto di San Paolo, davanti al Golfo di Taranto. Alla caduta di Napoleone gli abitanti del luogo, come atto di sfregio nei confronti degli occupatori francesi, distrussero la sua tomba, che lui, non religioso, aveva voluto nella piazza d’armi del forte. I suoi resti molto probabilmente furono buttati in mare." Giace ancora adesso, perduto, sul fondo del vicino Mare di Taranto.
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