Pochi anni fa lessi, condivisi e poi salvai una poesia d'amore che ritenevo stupenda. La misi con altre in una cartella sul desktop in cui infilo tutto ciò che mi piace. Oggi la rileggo, per caso, dopo tanto e scopro, o meglio riscopro il suo autore che, nel frattempo, senza immaginarmelo, ho pubblicato. Paolo Polvani.
LA SCIARPA NORVEGESE
Si sta abbastanza caldi nel mio cuore?
Sono qui, da solo, con la muta nostalgia
dei tuoi occhi, col fruscio lento
di un ruscelletto di parole
e le piccole gonne
crescono? e il vento?
fa una bella figura tra le lunghe
gambe il vento?
Io sono qui, che bruco
dalle tue letterine bionde, seguito a ruminare
la fresca erba della scrittura.
Bevo barbagli, lucori, fantasmatiche albe
e indizi tenui e quanta luce filtra
dagli spiragli delle parole
e le fragoline? le intride un’alba
mentre lontano stride, cigola un trattore
e l'ombelico, e il miele?
Stringiti la sciarpa norvegese e ascolta
il blu del nostro cielo.
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