Dovrei essermi abituato ormai, ma ci resto sempre male quando, soprattutto i più giovani che mi contattano, non capiscono perché rifiuto i loro manoscritti consigliandoli di aspettare a pubblicare. Ogni volta ringraziano a denti stretti e qualche volta, delusi, nemmeno rispondono, però finiscono sempre per pubblicare con qualcun altro di lì a poco. E si rifiutano di capire che se non li pubblico, ma perdo tempo a scrivergli, non è per infierire sui loro difetti, ma per dinfenderli da persone che potrebbero approfittarsi di loro facendo leva sulla loro ambizione che, posso dirlo per esperienza, raramente li porterà da qualche parte.
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