venerdì 27 settembre 2019

la prosa del primo flaubert

«E poi muore
per mancanza di voglia di vivere,
di pura spossatezza e di tristezza...»

E poi è investito da un camion
mentre torna a casa dal lavoro,

e/oppure un masso
buttatogli addosso
da vecchissimi amici di famiglia
scrive FINIS alle sue sofferenze –

Oppure va all’università,
si sposa,
ed è poi che muore!

O magari finisce che non muore affatto,
seguita semplicemente a vivere
giorno dopo giorno come ha sempre fatto...

È un uomo molto interessante,
una persona acutamente sensitiva,
ma deve pur morire in qualche modo –

così se ne va da solo sulla spiaggia,
si mette a sedere e pensa
guardando l’acqua lì davanti:

«Perché sono nato? Perché
vivo?» - come
una vecchia canzone, chéri
e dopo muore.


(Robert Creeley, Later, trad. Francesco Binni)

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