Ieri sera, mentre giravo per Noci, ho rivisto dopo anni Ninnì Aprile. Si è dimagrito assai ed è invecchiato ma ha sempre quella faccia lunga e ossuta che sembra venuto fuori da un quadro del Greco. Gli faccio Ninnì come stai, ti ricordi di me? E lui, abbassando gli occhi e mentendo per gentilezza, certo che mi ricordo. Ti ricordi tutte le mangiate che ci siamo fatti? E lui – anche se non si ricorda più – perché adesso non ce la possiamo fare una mangiata? Mi racconta alcune cose di sé, poi mi prende la mano e mi affida questo messaggio ai Curdunnesi: Volevo venire alla festa quest'anno, ma il treno non funziona. Quando li vedi, per piacere, salutami tutti i compaesani e digli che li voglio bene a tutti, anzèche se pènzene ca mi scerrète! Ninnì non è cambiato proprio.
Nessun commento:
Posta un commento