La biblioteca mi chiede i libri in regalo per rinfoltire il reparto poesia, perché sono in crisi. L'ospedale mi chiede i libri in regalo per i malati, perché sono a terra e la poesia fa bene. La scuola mi chiede i libri in regalo per i ragazzi, così crescono sani e ben formati. Tutti hanno bisogno di poesia, ma non ci sono soldi, men che meno pubblici. Quindi chiedono a me di mettermi una mano sul cuore, sottolineando l'alto valore morale della mia donazione. E io da una parte mi sento coinvolto nelle mie convinzioni, dall'altra mi sento un verme perché, da un po' di tempo, più regalo libri e più mi viene da sbuffare quando mi infilano "alto valore morale" nella richiesta. Valore morale con cui, per inciso, non ci copri manco le spese di spedizione.
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