Amelia Rosselli, comunque, quando la invitavano a leggere in pubblico si faceva pagare. Non diceva per carità la poesia è un dono del cielo, da condividere, diceva io prendo una pensione di 490mila lire al mese, devo pagare l'affitto e se vengo a leggere mi paghi. Così se partecipava a un evento, anche ridicolo come Castelporziano, se ne fregava di tutto e tutti, saliva sul palco, si esibiva al meglio che poteva, prendeva i soldi e andava a casa. Ed era pure iscritta al PCI.
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