Oggi
dopo il seminario che abbiamo fatto alla scuola Marco Polo di Bari su
alcune poetesse, ho chiesto alle ragazze che hanno partecipato quale
fosse l'autrice che sentissero più vicina a loro. Mi hanno risposto
tutte Claudia Ruggeri. La Rosselli le respinge come personaggio, mentre
Antonia Pozzi piace ma è un po' più distante, non sembra riguardarle più
di tanto. La Ruggeri, invece, questa bellissima e misteriosa ragazza
che passa quasi tutta la sua vita a Lecce, nel Salento anarchico
di Verri, Primiceri e Toma, poi scoppia come un fulmine a ciel sereno,
appena diciassettene, col suo cappello rosso e la sua scrittura
indecifrabile e performativa le ha conquistate dalla prima foto. Abbiamo
letto il Matto I e ascoltato alcune letture di Carmelo Bene che
guardavano con lo sguardo stranito di chi non capisce tutto ma è
travolto, e io spero che tutto questo resti loro nel cuore. Non solo
l'autrice, ma tutto il mondo che viveva in lei e intorno a lei. C'è
vita, anche in provincia, e voglia di esprimersi e di esserci. Anche a
Sud del Sud. Per cui fate fogli di poesia, poeti, e vendeteli per poche
lire! I ragazzi vi ringrazieranno.
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