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giovedì 23 febbraio 2023

spesso il male politico ho incontrato

Spesso il male politico ho incontrato.
Era il Presidente indagato
ma ingerente, e il Populista Qualunquista
ora a capo di un bel Niente, era il comunista
che sghignazza alla cornetta col potente.
Bene non seppi, fuori dello schifo che mi fanno
o del flato che riassume indifferenza.
Ero l'elettore da sondaggio preso nella morsa
della sonnolenza, e l'inguaribile arrabbiato,
ero l'interessato alto levato sullo Stato,
suo rapace, suo cacato...

(2014)

domenica 15 marzo 2015

il gioco delle tre carte

Mi sono accorto che da un po', sui link ad alcuni concorsi di poesia che spammano in rete, insieme all'onnipresente Merini compare la foto di Gabriel Garcìa Marquez. Non ho mai saputo che lui scrivesse poesie, eppure, non so come, nel pubblico indifferenziato dei poeti che non leggono poesia ma partecipano ai concorsi, Marquez acchiappa. A questo punto mi chiedo, per essere poeti basta scrivere una qualsiasi cosa e poi morire o bisogna scrivere almeno una bella cosa e poi morire? "Mussolini ha scritto anche poesie", notava acutamente De Gregori, che è conosciuto da tutti, persino dai non poeti. A questa stregua, mi dico, Marquez è tanto poeta quando Mussolini, giusto? E, meritocrazia a parte, chiunque scriva e si senta un pochino poeta può scegliere se sentirsi più affine a Marquez, alla Merini, oppure a Mussolini. In ogni caso invertendosi di posto, come nel gioco delle tre carte, il risultato non cambia.