Vorrei esserti padre e madre
fratello, il gatto e il nonno
vicino e spalla, compagno
fidato e confessore, oppure l’altro
per proteggerti dal freddo
di certe sere, da questa luna
cieca che affila le sue unghie
sopra i tetti, dalla solitudine
stanchezza, dal desiderio
che uccide l’amicizia e si fa
carne sanguinante, cuore e cazzo
gratitudine per te che mi resisti
e cresci nella lotta d’amore
ascolti il pianto delle notti
e condividi comuni passioni
doni, perversioni fatali
un disco per ballare fino a tardi
anche distanti. La tua forza
nel mio abbraccio stupido
ché sai che quando dico
t’odio io ti amo, quando dico
t’amo t’amo ancora. Quando dici
sono io sono con te.
6 commenti:
questa un giorno sarà mia!
la poesia intendo :D
mi casa es tu casa, amanda :)
Gli ultimi versi mi hanno fatto pensare a Daniele Silvestri :-)
oddio! :D
:-D :-D
anch'io vorrei essere gatta
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