Sento un servizio al Tg Norba in cui dicono che, nello sfacelo generale del Sud, un dato positivo c'è, ed è il turismo. Dopo il rilevante afflusso di turisti che dal Nordeuropa hanno invaso le nostre coste (loro possono, gli africani no), finalmente ci accorgiamo, soprattutto in Puglia, che il turismo potrebbe fare economia. Certo, occorre lavorare per sciogliere alcuni nodi: quello dei rifiuti ad esempio, e ancora più quello dei trasporti. Ricordo che Alitalia ha eliminato quasi tutti i voli diretti per il Sud e che non c'è un solo Frecciarossa da Roma in giù, nemmeno per collegare le due città maggiori, Napoli e Bari; Matera, capitale europea della Cultura nel 2019, è come un'oasi nel deserto, non un treno, non un aeroporto, e attraversare la Calabria comporta il Calvario. Pensa che ironia, mi dico, se finalmente ci risolvono il problema dei trasporti, ma non perché è nostro diritto di cittadini, solo per agevolare le vacanze dei "nordici". Detto così fa un po' colonia, perlomeno colonia balneare. Ma forse è ora di crescere e fare i conti con la realtà delle cose: sempre meglio essere una colonia coi treni che un libero stato delle banane.
5 commenti:
altro che TAV!
Ci sono alcune cose che approvo ( ma ha un senso approvare? Non credo) altre che non capisco la frase per es."turisti che dal Nordeuropa hanno invaso le nostre coste loro possono, gli africani no".
I trasporti nel sud (che conosco a menadito) sono l'esempio perfetto e vivente di una nazione finta e ridicola: da Palermo raggiungere Bari è un'odissea. Da Catania arrivare a Palermo significa entrare in un libro sui percorsi in diligenza, mancano solo gli indiani. Su Matera hai ragione e te la fai fritta. Così come friggiamo tutti noi cittadini di serie B che abitiamo sotto il parallelo di Roma capitale.
la frase era un sardonico commento alla politica europea in fatto di emigrazione... poi mi rendo conto che per un siciliano sia un tema assai caldo...
amanda, altro che TAV sì
visto dall'alto, nel senso geografico, il sud e i suoi labirinti di ciottoli o catrame (che ben conosco tra l'altro) appaiono come assolate fotografie dove non manca mai la tizia col vestito a fiori che si tiene il suo bel cappello di paglia (del c.) per non farselo portare via dal vento 'giocherellone'. Ecco come ci comprendono coloro che non buttano il sangue né hanno ferite nel costato, cioè non comprendono affatto. Figurati a Roma...povera Roma (affogali tutti nel Tevere mamma Roma). Le infrastrutture i trasporti il progresso... e la feccia, dove la scarichiamo? Potrebbe essere un'idea farne basamento per le nuove tangenziali...
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