giovedì 18 febbraio 2016

sogni e domande

Che bello svegliarsi la mattina e trovare qualcuno che ti aspetta. Nell’ordine mi aspettano: il gatto riparato fra finestra e persiana che invoca croccantini; due poesie in cerca d’autore inviatemi da una fanciulla che non dorme abbastanza e mi scrive quasi sempre di notte, mentre sogno; un amico che mi scrive: “E tu, sul disastro delle unioni civili, non dici niente? Mi aspettavo un tuo commento”. E io che devo dire? Sono una persona semplice e penso che se una cosa la si vuol fare la si fa, se non la si vuol fare non la si fa, e c’è sempre chi scarica la colpa sugli altri come fanno i bambini. Mia madre, invece, mi diceva: “Prima di dar la colpa agli altri, domandati: io dove ho sbagliato?” Non sono sempre così saggio, ma in questi giorni faccio sogni strani. Stanotte ho sognato cinque gemelli che scalavano una montagna per cercarvi la verità scritta sui giornali. Solo che sui giornali c’era scritto solo il mio nome con link che portava a una pagina bianca di word. E ieri, invece, ero nel giardino di un monaco zen autore di un bestseller filosofico che Pepecchio cercava disperatamente di portare al Docks, e discutevo con lui sul senso della vita, e il monaco mi diceva: “Vedi caro Lillo, la vita un senso solo non ce l’ha, è lì che sbagliate tutti, vi limitate nelle domande, così avete meno risposte.”

2 commenti:

amanda ha detto...

il libro dei sogni, quello devi mandare per editori, credimi

Tita ha detto...

E' questo il libro?

http://www.sperling.it/il-monaco-e-il-filosofo-matthieu-ricard-jean-francois-revel/

L'ho letto qualche anno fa.