Ho letto una recente statistica per cui oggi, in Italia, ci sono circa due milioni di poeti (due milioni!). Ancora meglio: due milioni di persone che hanno pubblicato almeno un libro di poesie, senza contare tutti quelli che non pubblicano, che pubblicano solo su riviste o sui siti, che fanno slam, insomma una marea di imboscati del verso. Quando leggi una cosa così, ovviamente, la prima cosa che pensi da editore di poesia è che se ognuno di questi fenomeni letterari comprasse almeno un libro di un collega, il mercato del libro non solo non sarebbe in crisi, ma anzi sarebbe più sano di quello del romanzo. Eppure la cosa davvero straordinaria di questa ricerca è stata scoprire che di questi due milioni di poeti (due milioni!) circa 700.000 (settecentomila!) sono in Lombardia! Una calca immensa! Ma tu immagina le invidie, le maldicenze dietro i sorrisi amichevoli, le lotte spietate per il controllo del territorio. Immagina la paura in metropolitana, quando ti guardi intorno sospettoso e pensi che magari sei circondato da altri poeti e non lo sai! E io che ingenuo chiedevo a Carlo Tosetti come avesse fatto, lui milanese, a venire giù da noi in Puglia. Invece, lui furbissimo, cercava scampo prima che qualche altro poeta lo accoltellasse nel buio per rubargli il posto auto.
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